La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle
dimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la doppia immagine
accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una
serie di torture culminate con la crocefissione.
L'immagine
è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i
danni dovuti all'incendio avvenuto a Chambéry nel 1532.
Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.
Questa
tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini
scientifiche sul Lenzuolo, non può ancora dirsi definitivamente provata.
La Sindone, per le caratteristiche
della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta
a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù.
Per questo Papa san Giovanni Paolo II l'ha definita "specchio del
Vangelo"
Dov’è la Sindone adesso – È custodita nella Cattedrale di Torino (piazza San Giovanni), nell’ultima cappella della navata sinistra, sotto la Tribuna Reale.
La Sindone non si può vedere. Il Telo si trova dentro la «teca per la conservazione», che a sua volta è rinchiusa in una grande cassa metallica. Normalmente viene estratta solo in occasione delle ostensioni pubbliche.
I pellegrini possono raggiungere la cappella e fermarsi in preghiera all’esterno (di fronte alla vetrata della cappella vi sono dei banchi e degli inginocchiatoi). Si troveranno così proprio di fronte alla cassa che racchiude la Sindone.
La Parrocchia di San Fruttuoso ha avuto la possibilità di ricere direttamente dal muso della Sindone di Torino, una copia 1:1 autenticata del sacro telo, rimmarà esposta per tutto il periodo quaresimale e pasquale.